Gianluca Brando
STUDIO VISIT – 30 ARTISTI X 30 GIORNI
Per tutto il mese di maggio 30 giovani artisti esporranno le loro opere su sito e social della Fondazione. Una grande mostra virtuale che si rinnova ogni giorno.
Info aggiuntive
Gianluca Brando
Quando la neve comincia a sciogliersi sull’altopiano tibetano – il tetto del mondo – i cercatori di Yartsa Gunbu si mettono alla ricerca. Essi camminano e si arrampicano sui ripidi sentieri che portano alle aree di raccolta. Lo Yartsa Gunbu, infatti, cresce intorno ai 4000 metri di altitudine. I raccoglitori, accovacciati sull’erba, setacciano accuratamente il terreno alla sua ricerca. È un compito che richiede molta concentrazione e pazienza; il suo aspetto mimetico e il suo colore fanno sì che si confonda facilmente con la terra. Yarsta Gunbu, Dōng chóng xià cǎo per i cinesi, ovvero “Verme d’inverno, erba d’estate” è il nome allegorico capace di svelare la natura di un essere che si è trasformato seguendo un processo metamorfico in cui fungo parassita e ospite – la larva di una falena – hanno trovato una unitaria simbiosi. Maggio è il mese in cui i raccoglitori si mettono nuovamente alla ricerca, rinnovando la loro meravigliosa scoperta.
Gianluca Brando, Della notte e del giorno, 2019. Ceramica smaltata, acqua. Veduta dell’installazione presso Viafarini, Milano.
Gianluca Brando, Della notte e del giorno, 2019. Ceramica smaltata, acqua. Veduta dell’installazione presso Viafarini, Milano.
Gianluca Brando, Imago, 2018. Bronzo, 20.8 m, Ø 3 mm. Veduta dell’installazione presso Viafarini, Milano. Foto di Valerio Torrisi
Gianluca Brando, Imago, 2018. Bronzo, 20.8 m, Ø 3 mm. (Dettaglio). Foto di Valerio Torrisi.
Gianluca Brando, Passaruota, 2019-2020. Calchi in gesso, residui di grasso e polvere. Veduta dell’installazione presso Cripta747, Torino.
Gianluca Brando, Nu Vaso, 2019. Terracotta, gesso, lastra di ottone, teli di polietilene mossi dall’aria. Veduta parziale dell’installazione presso BoCs Art, Cosenza.
