Seminario online
con Raffaele Alberto Ventura
Nell’ambito del progetto Casa dei Saperi – Nuove Utopie, la Fondazione Adolfo Pini di Milano indice un bando per la selezione di venti partecipanti al seminario online condotto dal saggista e autore Raffaele Alberto Ventura: Attraverso la crisi. Il ruolo della cultura in una società che cambia.
Martedì 7 e giovedì 9 luglio 2020, ore 18:00 – 20:00
Deadline per iscrizioni: giovedì 25 giugno 2020
Partecipanti: 20
Il seminario si terrà in italiano
La domanda di partecipazione e il seminario sono gratuiti

Informazioni aggiuntive
A sociologi, antropologi, filosofi, artisti, curatori, studenti e ricercatori, soprattutto “non strutturati”, professionisti del mondo dell’arte e della cultura, e a chi sia interessato a un’analisi critica di quale sia il ruolo della cultura in una società in trasformazione, è offerta la possibilità di confrontarsi con Raffaele Alberto Ventura. Saggista, classe 1983, autore di Teoria della classe disagiata (minimum fax 2017), che ha innescato un dibattito insolitamente intenso sulle aspirazioni e le prospettive dell’attuale generazione di venti-trenta-quarantenni – i millennial – divenendo un vero e proprio caso editoriale.
Il seminario, suddiviso in due sessioni di due ore ciascuna, vuole riflettere sul ruolo della cultura nella nostra società e sulle trasformazioni in corso nel mondo del lavoro. A cosa serve la cultura? Endemicamente riemergono gli interrogativi sull’utilità del sapere, della cultura, della ricerca. Ce lo chiediamo oggi in questa fase di post-pandemia, dove questa domanda sembra aver acquisito una nuova urgenza. È la domanda che da sempre si pone una generazione che ha imparato a fare i conti con i limiti di quelle istituzioni – l’università, la scuola, l’industria editoriale, il mondo dell’arte – tradizionalmente considerate i centri di produzione della Cultura, e che non sembrano più in grado di garantire la realizzazione di aspirazioni esistenziali, a partire dalla scuola.
Ripensando la Teoria della classe agiata di Thorstein Veblen, del 1899, Raffaele Alberto Ventura elabora la sua Teoria della classe disagiata, definendo i contorni di una classe «troppo ricca per rinunciare alle proprie aspirazioni, ma troppo povera per realizzarle», composta da venti-trenta-quarantenni alle prese con la necessità di combinare indipendenza economica e aspirazione – spesso frustrata – a lavorare nel campo della cultura, dell’arte, della ricerca. Nella prospettiva di Ventura, a questo disagio esistenziale dei millennial sovraeducati si connette la guerra attuale al concetto di “competenza”, sempre meno intesa come criterio per l’assegnazione del merito o per discernere le fonti dell’informazione, e sempre più spesso intesa come inutile (e costosa) sovrastruttura di un’élite privilegiata. Se il primo volume di Ventura, Teoria della classe disagiata (minimum fax 2017), è la pars destruens, di decostruzione delle illusioni, il secondo, La guerra di tutti (minimum fax 2019) è una riflessione sulle conseguenze politiche del disagio, da cui possano emergere nuovi scenari di sostenibilità – economica ed esistenziale, anche oltre la crisi.
Il seminario si comporrà, nello specifico, di due moduli, che avranno luogo online rispettivamente martedì 7 e giovedì 9 luglio 2020. È richiesta la partecipazione a entrambi i moduli.
Prima del seminario sarà messa a disposizione dei partecipanti una cartella condivisa con una selezione di articoli e saggi da consultare per prepararsi agli incontri.
Raffaele Alberto Ventura (1983, Milano) vive a Parigi dove collabora con il Groupe d’études géopolitiques e la rivista Esprit. Oltre alla sua pagina Eschaton (http://www.eschaton.it/blog/) cura una rubrica per Wired. Per minimum fax ha pubblicato Teoria della classe disagiata (2017) e La guerra di tutti (2019). Il suo terzo libro uscirà per Einaudi a settembre 2020.