Un giardino ebraico: tra identità e territorio
Nell’ambito del progetto Casa dei Saperi – Radici, la Fondazione Adolfo Pini presenta un incontro con gli architetti Wilfried Kuehn, Veronique Faucheur e Marc Pouzol, dal titolo Un giardino ebraico: tra identità e territorio.
Martedì 28 settembre ore 19:00 – 20:00
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©atelier le balto mit Manfred Pernice und Wilfried Kuehn
Informazioni aggiuntive
La Fondazione Adolfo Pini, nell’ambito del progetto Casa dei Saperi – Radici, presenta “Un giardino ebraico: tra identità e territorio”, con gli architetti Wilfried Kuehn, Veronique Faucheur e Marc Pouzol, in dialogo con Itamar Gov, parte del team curatoriale di Casa dei Saperi. L’incontro esplora le diverse fasi di realizzazione del giardino ebraico che, come la storia ebraica, prende forma dalla coesistenza di narrazioni multiple, contraddittorie e alternative che si completano, si arricchiscono e si negano costantemente. Il giardino ebraico, progettato dall’atelier Le Balto con Manfred Pernice e Wilfried Kuehn, a partire dall’autunno del 2021 andrà a completare la sezione delle religioni mondiali del parco ricreativo di Marzahn, conosciuto come Gärten der Welt (Giardini del mondo).
Wilfried Kuehn è architetto e curatore con sede a Berlino e Graz. Nel 2001 ha fondato Kuehn Malvezzi, insieme agli architetti Simona Malvezzi e Johannes Kuehn. Con lo studio Kuehn Malvezzi si è occupato principalmente dello spazio pubblico, dell’architettura museale e di allestimenti. Tra i diversi progetti svolti c’è l’allestimento per Documenta 11°, l’ampliamento dell’Hamburger Bahnhof di Berlino, l’estensione e la museografia del Museo Belvedere a Vienna. I progetti dello studio Kuehn Malvezzi sono stati esposti alla 10°, 13° e 14° Biennale di Architettura di Venezia e a Manifesta 7 a Trento.
Atelier le Balto, con sede a Berlino dal 2001, è uno studio di architettura del paesaggio fondato da Véronique Faucheur e Marc Pouzol. L’atelier realizza giardini e parchi per molte importanti istituzioni artistiche e centri culturali come il Palais de Tokyo a Parigi, il KW Institute for Contemporary Art di Berlino, l’Hamburger Bahnhof, Villa Romana a Firenze e il Ludwig Forum for International Art di Aachen. Per ogni progetto, l’atelier le Balto crea luoghi di incontro e di scambio.