Mostre

Yara Piras: La Prima

Quale vincitrice del premio Fondazione Adolfo Pini – ReA! Fair, Yara Piras (Torino,1995) apre la sua prima mostra personale alla Fondazione Adolfo Pini dal 25 maggio al 16 luglio. La mostra, a cura di Adrian Paci, ospiterà nella galleria al piano terra di Corso Garibaldi 2, una selezione di opere dell’artista torinese.

Opening martedì 25 maggio dalle 12.00 alle 19.00
26.05.2021 – 16.07.2021
dal lunedì al venerdì
10.00 – 13.00 | 15.00 – 17.00
Ingresso contingentato senza prenotazione

 

Immagine mostra ‘La prima’ di Yara Piras. Courtesy l’artista 

Informazioni aggiuntive

Quale vincitrice del premio Fondazione Adolfo Pini – ReA! Fair, Yara Piras (Torino, 1995) apre la sua prima mostra personale alla Fondazione a maggio. Il processo di ricerca di Yara Piras ruota attorno al concetto di immagine strettamente legato al materiale filmico/fotografico, mentre studia la vasta gamma di possibilità ma anche i limiti della proiezione come mezzo artistico. Il titolo della mostra fa riferimento non solo alla più immediata lettura raffigurando la prima personale dell’artista , ma richiama anche la definizione usata in ambito culturale per indicare l’anteprima di una rappresentazione. Particolarmente attratta da un’esperienza cinematografica più intimal’artista suggerisce allo spettatore di avvicinarsi all’immagine — fissa o in movimento — per interagire con la narrazione. Le opere trovano la loro dimensione in un contesto installativo/scultoreo che dialoga con lo spazio e con il tempo. Yara Piras lavora sia con pellicole personali d’archivio sia con nuove originali riprese che riflettono sul gesto fisico e sull’azione performativa. Il materiale utilizzato è prevalentemente trasparente, solido e in movimento. La testimonianza si rivela chiave narrativa per tutti i campi di indagine in cui opera l’artista. Yara Piras nata e cresciuta con un’attenzione particolare verso la fotografia intesa come forma d’arte contemporanea. Con il tempo, maturando pensieri e gusto personale sposta l’attenzione in modo particolare all’arte installativa. Gli studi di tipo umanistico, realizzati negli anni della prima formazione, hanno permesso di conoscere l’importanza del pensiero analitico e di rinnegarlo successivamente. In seguito consciamente ha scelto un percorso didattico legato ai più sentiti interessi che hanno portato ad analizzare tematiche affini al suo pensiero; quali, le arti visive, che hanno permesso l’approfondimento personale del suo percorso.